Antonella di Tillo: fotografa a Bologna ed in Emilia Romagna.
Voglio raccogliere alcune fotografie dei posti che più mi sono rimasti impressi delle prime uscite fatte in Emilia Romagna e Bologna, prima di ripartire, e testare il nuovo sito.
Sicuramente c’è da lavorare, quindi i suggerimenti sono ben accetti. E inserisco anche i link agli articoli originali, dove ci sono più informazioni su ogni luogo.
Iniziamo con le foto del Mostro, un edificio mai terminato visibile dall’autostrada
l’interno del Mostro, che nei progetti originali sarebbe dovuto essere un seminario dell’ordine dei Passionisti.
Quella che penso fosse destinata ad essere la sala delle conferenze, mostra oggi i segni di qualche rave.
La costruzione iniziò nel 1950 ma venne fermata sedici anni dopo.
L’ultimo piano, l’edificio è lungo 100 metri per un’altezza di 5 piani
e, come tutti i luoghi abbandonati, ha una storia dell’abbandono da raccontare. In terra, pallini da softair.
Uno scorcio dell’ardito design della copertura.
Articolo :
Seguono le foto della prima fabbrica Eridania, l’ex Eridania di Codigoro.
Ecco un totale della grande stanza centrale, dove la copertura di vetro ha ceduto, e i pavimenti hanno lasciato posto alla vegetazione.
In un’altra zona dello stabilimento, la suggestiva scoperta di uno spazio completamente diverso, ritmato da pilastri dalla particolare base a piramide tronca che si ripete come capitello, e il soffitto basso. Mi sono innamorata delle ombre e dei vuoti creati da queste forme.
Articolo:
Andando avanti, uno scatto di un posto quasi mitologico, orgoglio dell’industria dell’Emilia Romagna
http://www.antonelladitillo.info/fotografia/2016/04/19/aeronautica-caproni-8-emilia-romagna/
Una delle stanze attualmente raggiungibili, nonostante il crollo stia interessando l’intera struttura. Questo, assieme all’avanzare del bosco, rendono l’Aeronautica di difficile accesso.
Non molto distante un capolavoro del razionalismo per edilizia privata, la bellissima
uno scorcio della maestosa sala da pranzo, il cui tavolo di pietraglia e cemento dalle forme nautiche è l’unica cosa rimasta dell’originale arredamento.
Non ho trovato on line foto d’epoca degli interni , quindi azzardo, un corridoio sopraelevato al primo piano a vista e
una grande vetrata, in affaccio su quella stanza aperta interna. oggi riconquistata dalla natura.
Altro dettaglio del piano terra, deve essere stata magnifica a suo tempo.
Articolo:
Andando avanti, ma rimanendo in epoca di regime, ecco qui una delle meravigliose Colonie fasciste,
La mastodontica struttura conserva ancora parte della sua pianta a più bracci, di cui i principali curvi, l’unico esterno abbastanza ampio che ho potuto scattare con il 35mm, all’epoca il mio unico obiettivo sulla Fuji
di cui amo molto la severità con cui suggerisce di cercare l’essenziale nella visione ed abitua ad escludere il resto.
i giochi di luce ed ombre tra la pineta e il solarium.
Seguono inquadrature dell’edificio prospiciente il mare, quello più vasto
Dal basso verso l’alto, caratterizzato da rampe che si susseguono fino all’ultimo piano
È sventrato. Rimane solo il cemento armato, in disfacimento e arso dalla salsedine.
Fino a raggiungere la cima,
da dove si ammira il mare Adriatico.
Articolo:
A presto, qui sul blog.